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Needless

Commento al Nuovissimo Testamento - Parte 1

Quant’è bella la fantascienza! I robot, la Terza Guerra Mondiale, gli alieni, le ragazzine lesbiche…le ragazzine lesbiche?

Ebbene, se pensate che non possano c’entrare, allora suggerisco di leggere la recensione di Jesus Christ Vampire Hunter, ma non divaghiamo.

Needless è il sommo capolavoro del fumettista Kami Imai, il quale è palesemente un genio, che ha creato una cosa meravigliosa, che abbiamo letto lui ed io.

Una trama quasi normale…all’inizio

La storia dei nostri eroi (un finto prete, una mutaforma seminuda e un ragazzino cagasotto), comincia in un gigantesco buco, creato da una bomba atomica anni prima. Fin qui tutto normale. Poi scopriamo che il Giappone è diventato un groviera, perché è stato bombardato da più bombe atomiche e adesso è pieno di buchi (i Black Spots), nei quali non viene usata l’elettricità e quindi, visti dall’alto, risultano completamente bui durante la notte. Ancora tutto normale. Ovviamente i Black Spots sono posti orribili, dove vige la legge della giungla, solo che gli abitanti di questa giungla non sono tutti semplici criminali, bensì alcuni sono criminali coi superpoteri! Eh beh certo, è noto a tutta la comunità scientifica, che se ti becchi delle radiazioni da bomba nucleare, diventi un mutante con dei poteri superfighi. Chissà perché abbiamo dovuto aspettare la Terza Guerra Mondiale, perché questi effetti si palesassero, visto che avevamo già fatto i brillanti nella Seconda. Comunque non è certo una novità, passiamo oltre.

Subito ci imbattiamo in un robot, chiamato Testament, che insegue il nostro ragazzo sfigato nelle fogne. Per fortuna, in suo soccorso arriva un totale sconosciuto, palestrato a schifo, con 18 addominali per ciascuna parte, vestito da prete, che prende in mano missili e spacca coi pugni l’acciaio. Mi sento di dire “ancora tutto nella norma” fin qui.

La tragica fine della normalità

Arrivati alla chiesa del finto prete, cominciano le peripezie dei nostri eroi, altri personaggi di discutibile levatura si uniscono alla banda e gli “amici” partono per sconfiggere il supercattivo. Ma chi è questo novello Signore Oscuro? E’ un tizio, con delle parti meccaniche al posto della faccia, che si è messo a capo di questa organizzazione paramilitare, formata da squadre di ragazzine lesbiche mutanti, guidate da una tettona mutante, che, come copertura, usa una malvagia casa farmaceutica. EH?! E che cosa vuole il nostro antagonista?

E’ a questo punto che si disvela la quintessenza dell’ignoranza, vero nucleo fondante di quest’opera di sommo trash. Il cattivo è alla ricerca degli altri mutanti, perché se li mangia; li consuma letteralmente, come quel coso schifoso fatto di carne putrefatta nella terza stagione di Stranger Things. Li mangia e assorbe i loro poteri. E’ a questo punto che scopriamo che le radiazioni non hanno mutato tutti, ma solo una persona, che aveva tutti i poteri dei mutanti (detti fragments) insieme e quando è morto li ha sparsi in giro. Quale nome potremmo mai pensare per una creatura che può fare praticamente qualunque cosa? Cristo II. Ma non è questo che mi farà gridare al capolavoro, no. La cosa più bella è quello che si scopre dopo; e cioè che il finto prete e il cattivo sono cloni di Cristo II.

CA-PO-LA-VO-ROH!!

CLONI DI CRISTO II!! E’ una delle bojate più grandi che abbia mai sentito e su questo sito ne abbiamo sentite tante! Ovviamente! Voglio dire, chi diamine non vorrebbe clonare Cristo?!

Datemi un momento per riprendermi dalla Bellezza.

Fatto.

Dal Vol.1 all’inizio del Vol.7, le cose sono si svolgono abbastanza linearmente. I nostri eroi, le prendono da tre ragazzine, poi le danno alle tre ragazzine, conoscono una bambina mezza meccanica, nuovi poteri, nuovi nemici, nuove botte, la sorella del ragazzino sfigato che era morta ma in realtà è viva, il terzo clone di Cristo II (seh, ne hanno fatti parecchi), finché non giungono davanti al boss finale. Tutto questo ovviamente condito da costanti disegni di ragazzine di dubbia maggiore età, mezze o totalmente nude, con la tattica nuvoletta/altre cose tattiche davanti alle parti incriminate. Praticamente è come leggere soft porn lesbico in mezzo ad un’Apocalisse mutante. Bello bello.

I primi 7 volumi sono totalmente identici all’anime, una cosa corta, da 24 episodi, se volete guardarvela. L’anime è troncato a metà della serie con una fine diversa, banale, ma sufficientemente soddisfacente. Il manga invece continua per altri 9 volumi ed è in quelli che il delirio ha inizio, ma ne parleremo nel prossimo episodio!

Merendinaatomica
Il disagio è il mio pastore.

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