Il Magico Mondo di Bernie Sanders

Molti di voi conosceranno Bernard Sanders, detto Bernie, come politico statunitense, ruolo che copre in quanto senatore per lo stato del Vermont; ad altri di voi il nome non dirà niente. Una cosa è certa, se siete iscritti ad un social di qualsiasi genere e siete stati attivi in questi ultimi giorni, avrete visto sicuramente svariati fotomontaggi in cui compare un vecchietto infreddolito. Bene, lui è Bernie Sanders. Cosa ci fa in tutte quelle foto? Chi lo sa, però fanno dannatamente ridere e stanno facendo il giro del mondo.

La storia che ci sta dietro è molto semplice: Bernard Sanders, invitato al giuramento del neoeletto presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden, si è presentato a tale evento ben coperto per proteggersi dal freddo e ha scelto di indossare al posto di un elegante paio di guanti delle buffe muffole. Forse proprio la scelta di questa particolare tipologia di guanti o forse la stravagante posa assunta per ripararsi dal freddo, hanno ispirato la fantasia del popolo del web, che ha appunto iniziato a photoshoppare la figura di Bernie in una valanga di contesti diversi.

E così sono iniziate a spuntare foto di Bernie ovunque. In breve è diventato il protagonista di mondi in cui non centrava assolutamente niente, come quello animato di Hayao Miyazaki, dove viene inserito al fianco del famoso personaggio animato Totoro; il mondo dell’arte, in cui prende il posto di Afrodite, con la ormai famosa seggiola e il mondo dello sport, in cui viene accreditato come vincitore del recente scontro tra McGregor e Poirier.
La figura di Bernie viene anche sfruttata in una improbabile campagna pubblicitaria di IKEA, che offre a poco prezzo delle repliche della seggiola e delle muffole utilizzate dal senatore con lo slogan “Get The Look”.

Ma in tutto questo il diretto interessato cosa ne pensa?
Fortunatamente sembra averla presa bene e anzi, ha sfruttato questa probabilmente momentanea popolarità per fare della beneficienza. Ha infatti in programma di vendere magliette e felpe con la famosa immagine e di devolvere l’intero ricavato ad associazioni di volontariato del Vermont.