Adrian Titolo Serie TV Celentano

Episodio 7 – Adrian: la serie evento

Un'ora nel Nirvana

Amici di orologiai, befane e volpi, bentornati! Come promesso, oggi puntatona! Saltiamo subito nel vivo!

Chi non muore si rivede

Cominciamo col dire che i cartelli pubblicitari offrono sempre il top di gamma dell’assurdità. Non sono ancora passati dieci secondi, che già ci sbattono in faccia un messaggio propagandistico allucinante. La puntata parte benone ed è tutta in discesa da qui in poi.

Mentre i nostri universitari decerebrati si aggirano furtivi dopo il coprifuoco, a Roma degli altri tizi sovversivi, si installano in piazza san Pietro con un ventilatore gigante per mandare in giro dei volantini, raffiguranti il pestaggio della Befana, mentre altri vengono lanciati per i vialetti, da un’Ape car, guidata da Vettel.

Le varie incursioni infastidiscono non poco il sommo e altissimo commissario della polizia più inutile della Terra, che scopriamo avere anche un’avversione per i funghi, oltre che per i sovversivi. Dubito che al sindaco di Milano fregasse qualcosa, ma grazie per l’informazione.

Il sindaco di Milano: sarà una figura importantissima nelle prossime puntate e ci regalerà scene memorabili. Per ora ci limitiamo a dire, che è una persona decente, che cerca di essere ragionevole col commissario, salvo essere minacciato di esautorazione, se non approverà misure più restrittive contro i dissidenti più audaci.

L’immagine si commenta da sola

Intanto, sotto Milano, i pirati dell’etere e Gilda studiano un piano di evasione, mentre Orso continua la sua discesa nella pateticità, cucinando dei bucatini con una racchetta da tennis. Mi vogliono far credere, che questa orribile società consumista non si è mai liberata di un mestolo, che ‘sti quattro abusivi potevano raccogliere dalla spazzatura?

Dopo aver usato un codice fasullo, dovevano fare ammenda ed esagerare con le riparazioni alla comunicazione

Ora torniamo a Darian. Lui è magicamente ancora travestito. Comunque non è la cosa più strana che lo riguarda. Nella cella accanto sente qualcuno che canta, così la serie ha un’idea geniale: Darian comincia a picchiettare la ciotola del cibo sulle tubature, simulando un codice Morse, che nemmeno a dirlo, è a caso, mentre dice ad alta voce quello che picchietta, mentre di fianco a lui compaiono i sottotitoli di quello che sta dicendo. Hm, ridondante. Ma non troppo fuori dalla norma tutto sommato. Il fantomatico interlocutore è il povero Gino Santercole (che si starà rivoltando nella tomba, visto che la serie è dedicata a lui), che si è dimenticato chi è, dopo il pestaggio di qualche puntata fa.

La classica scena della segretaria sexy e bionda che riceve una pacca sul culo

Normalmente non mi soffermerei sulle idiozie di Orso e Carbone ma c’è una piccola scenetta a questo punto che è oro colato. Per far evadere Adrian, si recano al palazzo del Potere e sono giustamente sulle spine, dovendo appropriarsi di dati molto sensibili. Carbone dice quindi ad Orso di fare lo sciolto per non dare nell’occhio. Quindi ovviamente Orso, mentre passa davanti ad una segretaria, le tira una pacca sulla sul culo, chiamandola “zucchero”; come tutte le persone normali, Carbone (sì è una delle persone più normali qui dentro) lo guarda esclamando “ma che cazz?!”, dando voce a tutto il pubblico probabilmente.

Dopo questo disagio, torniamo a Darian e Ruben (Gino), che parlano di varie cose deprimenti, la Bellezza e Gilda.

Mentre accade ciò, gli universitari vanno a tenere un bel sermone davanti al sindaco, che gli dice fin troppo cortesemente di andare a ca…sa, mentre si parla della crisi, del turismo, del povero cemento, dell’onnipresente bellezza e altri vari luoghi comuni. Poi, per rincarare la dose, parte Svalutation per 30 secondi inutili.

Cambiamo un po’ aria e andiamo a Napoli. Dranghestein chiama a raccolta il suo team malvagio per costruire altre megastrutture e imbruttire i paesaggi. Ovviamente tutti i governatori delle regioni sono corrotti, anche quello della Liguria. Questa precisazione non si capisce se sia fatta perché vogliono costruire in Liguria o perché nel 2069 il governatore della Liguria avrà una particolare buona reputazione. Va beh.

Il Nulla

Questo montaggio è probabilmente uno dei momenti più alti di questa serie. Il Nulla è semplicemente magnifico. Racchiude tutta l’essenza di questo delirio allucinante. Il Nulla è tutto.

Inizialmente sono presenti le tradizionali invettive contro il calcestruzzo, sotto forma di titoli che si sovrappongono a case. Intanto la canzone di sottofondo ci narra della corruzione e degli assassini, quando all’improvviso compare un diavolo di leopardo nero che ruggisce, dei fulmini, del fuoco, delle ballerine del ventre, il cavallo bianco della casa nella prateria, un cielo nuvoloso, altro cemento, una foto in bianco e nero dei navigli, ma con il cielo colorato di azzurro e in fondo il disegno di una pianticella psichedelica che cambia colore, mentre la canzone si scaglia contro il cemento ovviamente e ci narra la tragedia degli orti distrutti. IL CONTESTO, MANCA IL CONTESTO, PORCA MISERIA!!

Bellissimo.

La grande fuga

Allora, il sindaco di Milano vuole vedere Darian, così mandano una guardia sordomuta a portargli un rasoio e del sapone, così non può comunicare con lui e non può fuorviarlo. Tra l’altro il rasoio: mi chiedo a cosa serva visto che non gli hanno nemmeno disegnato la barba, cosa che si sono sprecati a fare persino per Goku, ma lasciamo perdere. Dopo questa scena si comincia ad avere la netta impressione, che abbiano dovuti rendere tutti extra-stupidi per far apparire Adrian intelligente.

Sotto terra, intanto, sono tutti depressi perché non riescono a trovare il modo di far evadere Darian, ma Gilda non demorde dicendo di piantarla di piangersi addosso, al quale Orso risponde con un “preferisci che piangiamo di lato?”. Queste battutte sono l’essenza del cringe. Così Orso, Carbone e Gilda entrano nel palazzo del Potere per poter permettere a Marco di hackerare la prigione. Nella concitazione Orso si becca un calcio nei gioielli e Gilda riesce a sfuggire in modo impossibile ad una guardia che la teneva sotto tiro con una pistola. Intanto anche la coscienza del sindaco viene svegliata, ma che strano. Ah giusto, ovviamente Darian conosce la lingua dei segni, quindi si fa amica la guardia sordomuta che è pure amica del sindaco.

Il sindaco sposta dunque Darian e Ruben in una cella con Mario (l’inutile vicino rapito nella prima puntata), un tizio dall’aria molto ribbbelle perché indossa un cappuccio, un super palestrato e un travestito. Ah sì e gli dà pure una chitarra. Ci ha parlato insieme cinque minuti e sono già best friends forever, che Paris Hilton levate.

*musica epica*

Gilda è pronta ad agire per riprendersi il suo bello. Pare che sottoterra soffi un vento incredibilmente drammatico.

Straordinario

In cella invece Darian parla ancora della Bellezza che ci salverà tutti, mentre il super palestrato, per quanto pessimista, ci restituisce una visione del mondo un po’ più realistica. Per fortuna a qualcuno il cervello lo hanno dato in questa serie. Comunque alla fine ovviamente ha ragione Darian e Ruben comincia a riacquistare la memoria. E qual è la prima cosa che ricorda? I want to know! Ovvio! In questo istante però scopriamo che Ruben ha uno straordinario superpotere. Sa piangere di lato.

Stacchiamo per pochi minuti da questa monotona stupidità per tornare da due personaggi che non si vedevano da un po’: Anidride e Carbonica. Allora, innanzitutto sono telepatiche. Aspetta, cosa? Quando è successo? Poi ci rivelano che Adrian avrà successo nella sua impresa perché ha il favore di Dio. Ma nemmeno i crociati credevano così tanto nella santità della loro impresa.

Gilda dice la prima cosa intelligente da…l’inizio della serie e illustra un piano di evasione geniale. Poi parte un montaggio a caso, con scene vecchie, giusto per rovinare il suo momento di gloria.

In prigione intanto arriva il momento dell’ora d’arian. Mentre i pirati fanno scattare il loro piano, gli amichetti di cella di Darian hanno deciso di farlo evadere a loro volta. Allora, è stato detto per tutta la puntata che è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza, che ha mille controlli, scanner etc e il grande piano di questi, che, spoiler, funziona, è farlo uscire nel cesto della biancheria sporca?! Uno stratagemma degno di Prison Break cavolo!!

C’è tutto lo spazio per passare ma va beh

Passiamo oltre, che è meglio. Il piano dei pirati prevedeva invece di far trasferire Darian con la massima segretezza e farlo fuggire durante il tragitto. Dunque, qual è il modo migliore di bloccare la strada ad un auto? Credo far cadere un palo della luce che lasci spazio sufficiente per il passaggio di un’auto. Insomma magicamente funziona anche questo, ma i pirati scoprono che Ruben si è sostituito a Darian per far funzionare il loro piano. Mi chiedo come abbiano fatto in cella a riprodurre il costume di Darian così bene da ingannare le guardie. Come dicevo, tutti sono più stupidi del dovuto.

La latitanza

Saputo della fuga di Darian a Dranghestein, giustamente, parte un embolo e ordina la sua cattura/uccisione ma decisamente più uccisione.

La TV nazionale intento dimentica il decreto P.A.C.E. perché consiglia caldamente di non uscire nelle ore notturne visto che un noto terrorista è fuggito. Oh mio Dio, salvaci dalle incongruenze più basilari.

Ribadisco quello che ha detto Carbone: ma che cazz?!

Adrian, nel frattempo fugge, inciampa e si spacca una gamba. Questa è la seconda scena più bella della puntata, ma ci vuole un bel respiro. Viene nascosto momentaneamente da una vedova brutta e grassa con la quale limona per pietà (e alla quale promette anche una s*****a!), quando nella puntata precedente voleva chiedere a Gilda di sposarlo. Mi prendi per il culo?! L’involontario maschilismo di fondo dona sempre perle di indiscutibile qualità.

Comunque abbiamo capito che ad ogni dannato angolo di Milano c’è uno stupratore secondo Celentano. Adrian infatti si imbatte nei malfattori ma essendo già ferito, per nostra somma gioia, viene massacrato di botte e sviene.

E dopo Gino pure Mauro

Gilda si preoccupa, mentre Adrian viene raccattato per strada da Mauro Corona, che in questa nuova vita si chiama Tony (Antonello) ed è un barbone che scopre che Adrian ha perso la memoria per le bastonate. Ruben 2.0.

In mezzo a tutto questo questo, il capo dello stato nazista cerca di tenere a freno gli istinti omicidi di Dranghestein, che ha l’aria di quello che sta per andare a succhiare il sangue del primo sottoposto che combina un casino.

Altre cose allucinanti

Terzo momento altissimo della puntata: mentre Adrian fa la spesa con Corona in mezzo alla monnezza, comincia ad avere le allucinazioni e a vedere palazzi malvagi con la faccia che gli dicono che presto i grattacieli conquisteranno il mondo e lui non ci potrà fare niente. Allora, ho capito che via Gluck era brutta, è ancora brutta, ma si chiama edilizia popolare, è sempre esistita e non è mai stata bella da vedere.

Comunque, visto che non si ricorda niente, Tony lo chiama Smemo (wow) e lo porta da un prete. Sì, ti prego, esorcizzalo, così magari il demone delle cazzate abbandona il suo corpo. Anche qui ci scontriamo con tutta la potente maestria degli sceneggiatori. Il dialogo è letteralmente:

Prete *guarda la ferita alla testa di Adrian*: “Male?”
Adrian: “Meno.”
Prete: “Meno male.”

Scopriamo che il prete si chiama Virgilio. Qualche riferimento dantesco? Boh. Virgilio offre una doccia ai due barboni e poi racconta la triste e inutile storia di Tony ad Adrian.

Fiù, quanta roba. Questa puntata ci offre un bel repertorio di scene trascendenti, io ero già ascesa ad inizio puntata con il Nulla, ma devo ammettere che gli altri due picchi sono riusciti a mantenermi in uno stato di estasi, perché così ben distribuiti. E’ tutto per questa settimana, befanini, alla prossima e se siete emozionati ricordatevi di piangere di lato, Gilda non ha mai imparato a farlo, per quello si bagna le tette.

Merendinaatomica
Il disagio è il mio pastore.

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